Qui di seguito una nota di Nicola Cesaria, segretario regionale di Rifondazione Comunista
“Giorni fa, inviammo agli organi di stampa un comunicato dove denunciavamo la notizia dell’esistenza di un
documento della Presidenza del Consiglio, in cui, tra le proposte per uscire dall’attuale emergenza, c’era il
taglio di risorse finanziarie al Meridione, sia di quelle ordinarie in conto capitale (con la sospensione della
clausola della destinazione alle Regioni meridionali del 34% degli investimenti) sia di quelle aggiuntive
relative ai fondi strutturali europei.
Ci rispose, indirettamente, il nostro corregionale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mario Turco,
con delega alla programmazione economica e agli investimenti, che dichiarò in diversi interventi che il
documento in questione era “solo una bozza di lavoro ancora incompleta e non terminata”.
Ora, dopo l’approvazione parlamentare del DEF2020, possiamo affermare che il sottosegretario ha mentito o,
peggio, si è distratto.
Nel documento di apertura della programmazione di bilancio è stato previsto, infatti, la “possibilità di
trasferire risorse tra i tre fondi della politica di coesione e tra le diverse categorie di Regioni” ( e questo è il
presupposto per dirottare parte dei fondi in questione dal Sud al Nord del Paese, in nome di una teoria della
“locomotiva” già in crisi prima dell’attuale emergenza.
Inoltre, sempre nel DEF, c’è una….“dimenticanza” (più precisamente omissione): non sono indicati i
programmi di spesa in conto capitale delle Amministrazioni centrali su cui applicare la riserva del 34% come,
invece, è stato opportunamente fatto nel DEF2019.
Si prepara quindi un salto di qualità in negativo, con ulteriori tagli alle Regioni deboli del Paese, in una
situazione in cui non ci sarà possibilità di supplire ad essi con altre entrate (si veda, ad esempio, il drastico
calo del turismo).
RIFONDAZIONE COMUNISTA si rivolge alla stampa meridionalista e democratica, a singole personalità,
alla sinistra d’alternativa, alle forze progressiste, al mondo associativo, ai Movimenti: blocchiamo questa
operazione che rischia di abbandonare ulteriormente il sud ad un destino di sottosviluppo.
Le risorse per la crisi si prendano con una patrimoniale sui redditi superiori al milione di euro, non con la
guerra tra le regioni”.
Per Rifondazione Comunista Puglia
Nicola Cesaria
segretario regionale