La Procura di Bari ha chiuso le indagini nei confronti dell’avvocato Giacomo Olivieri e di Oronzo Cascione, rispettivamente ex legale rappresentante ed ex direttore del personale e responsabile della gestione delle buste paga della società Bari Multiservizi Spa, accusati di truffa aggravata ai danni dell’ente. I fatti contestati risalgono al novembre 2017. Stando alle indagini coordinate dal pm Bruna Manganelli, “mediante artifici e raggiri” Olivieri, difeso dall’avvocato Nicola Quaranta, avrebbe commesso la truffa dichiarando che Cascione, difeso dall’avvocato Giuseppina Maritato, riceveva “una retribuzione sensibilmente inferiore a quella effettivamente percepita, al fine di ridurre – si legge nell’imputazione – l’importo da accantonare in favore del creditore”. Cascione, infatti, era debitore nei confronti di un istituto di credito e di una società, i quali avevano chiesto di pignorarne il quinto dello stipendio. Mentendo sull’importo della busta paga e sulle procedure esecutive in corso, Cascione “godeva della retribuzione senza alcun accantonamento in favore del creditore, – scrive il pm – con conseguente danno patrimoniale per la società, tenuta al pagamento dell’importo fittiziamente trattenuto sulla busta paga del dipendente”. L’indagine è partita dopo la denuncia dell’attuale amministratore della Multiservizi, Francesco Biga, che portò al licenziamento di Cascione.