Si chiama White rabbit il blitz della Polizia di Stato che vede 12 ordinanze di custodia cautelare tra Isernia, Foggia e Roma per traffico e detenzione di stupefacenti. In 8 finiscono in carcere al termine di un’operazione partita dalle prime ore del giorno: 70 uomini e unità cinofile in azione, mentre le indagini hanno ricostruito il tracciato che la cocaina percorreva, partendo dalla provincia dauna e arrivando a rifornire i pusher molisani ma in grado di raggiungere persino la Capitale. In 4 mesi la quantità di droga trasportata – con un grado di purezza accertato dalle analisi tossicologiche attorno al 76%, rifornita ogni 20/25 giorni in quantitativi tra i 30 e i 100 grammi per un guadagno medio di 15mila euro – avrebbe movimentato un volume d’affari pari a 120mila euro, stimano gli inquirenti, individuando al centro del ramo dauno dell’inchiesta il lucerino Vincenzo Ricci – classe 1957 e in passato reggente di un clan locale, ora intento a rilanciarsi nel circuito del malaffare dopo il carcere, promuovendo proprio la provincia in questione come territorio fertile per allargare la propria influenza. Con lui, sotto i riflettori delle forze dell’ordine anche i compaesani Santuccio e Luigi Barbetti ma dell’attività illecita, avrebbero fatto parte pure quattro donne, nelle funzioni di spacciatrici o di ‘cassiere’.